mercoledì 21 ottobre 2009

Magnifica Ossessione


Credo che anche a chi non mi conosce per niente ma abbia semplicemente letto un paio di post di questo blog, sia chiaro un concetto-chiave che mi riguarda: il mio regista preferito è, senza ombra di dubbio, François Truffaut. Le ragioni sono tante, e ci potrei scrivere sopra un libro, ma inizierò con questo: Truffaut nella mia vita non è stato un semplice regista, è stato tutto un mondo. Potrei dire di lui quello che lui diceva di Charlie Chaplin, e cioè che per me è più interessante di Gesù.
Ora, che io abiti a Parigi nella zona in cui Truffaut è nato, cresciuto, vissuto ed è stato poi sepolto, non è esattamente un caso. E oggi, 21 Ottobre 2009, sono passati 25 anni da quando è morto. All’epoca io non ero ancora una sua fan, ma ero già interessata al cinema, e ricordo che la notizia data alla TV mi aveva colpita. E mi era rimasta in mente la foto di questo signore dall’aria gentile e dagli occhi intelligenti e curiosi che sfoglia Le Monde mentre guarda distrattamente l’obiettivo (Truffaut è morto di un tumore al cervello a soli 52 anni).
Negli anni, ho visto più e più volte tutti i suoi film, letto tutto quello che lui ha scritto, letto tutto quello che gli altri hanno scritto su di lui e fatto una “capa tanta” a chiunque sul suo cinema. Una vera ossessione, insomma, ma una buona, che mi ha portato ad interessarmi ad altri registi, scrittori, attori, musicisti, che lui amava e mi ha fatto conoscere.
Oggi volevo ricordarlo e ho avuto l'idea di girare questo breve video (mi scuso in anticipo per la scarsa qualità tecnica dovuta all’uso di una semplice macchina digitale), ispirato ad una delle mie scene preferite di La Nuit Américaine (Effetto Notte), un film che racconta... le riprese di un film. In questa scena il regista, che poi è Truffaut stesso, ascolta un pezzo della colonna sonora al telefono (è il musicista che lo sta chiamando da Parigi) e intanto mostra alla macchina da presa una serie di libri sul cinema. Sono i libri che lui ama, sui registi che lui ama. Mi fa impazzire, quest’uomo: non solo sta facendo un film dentro un film, ma vuole imprimere sulla pellicola ad ogni minuto, in ogni modo possibile, la sua adorazione e la sua ossessione per il cinema.
Dio, quanto mi manca!


Effetto Notte by Zazie from Zazie from Paris on Vimeo.
n.b. Grazie di cuore alla mia amica Manù, senza la quale non sarei riuscita a girare questo piccolo film. Merci beaucoup, sorellina!

6 commenti:

  1. sono certo che non ti piacera', ma quando ho scoperto il tuo blog ti ho immaginata come un personaggio di The Dreamers mentre correvi da un cineforum all' altro...
    bello il filmato! (anche il pavimento vintage).
    ti ho laciato un commento anche in "ciak si gira"

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  2. Cara Zazie,
    quando, tanto tempo fa, prima di diventare una cialtrona con troppi interessi (e forse nessuna vera passione), arrivavo quasi a dirmi cinefila anch'io. Truffaut, complice madre appassionata e sorella di dieci anni più grande, l'ho scoperto che avevo sì e no 10 anni, forse 9, quando entrò in casa il nostro primo videoregistratore. Rai Tre dedicava, in ultima serata,una rassegna a Truffaut (e poi Vieri Razzini, te lo ricordi, Vieri Razzini?) commentava il film. Seguì analoga rassegna su Bergman.
    Quindi io, tra i 9 e i 10 anni ho visto praticamente tutto Truffaut e tutto Bergman (mia madre non s'è mai posta la domanda "ma non sarà troppo piccola?"). E mi ha fatto bene, perchè ora posso vedere di tutto (idem dicasi per la musica, quando sei andata all'opera a 11 anni la prima volta e ascoltavi Stravinskij e De Falla a 12 non c'è Zappa che ti possa stupire :P).
    Quindi un po' per affetto e un po' perchè ho avuto tempo di digerirli e rivederli già più volte negli anni, i film di Truffaut hanno per me un valore diverso da quello di tutti gli altri.
    Effetto Notte per esempio dovrei rivederlo...
    i 400 colpi lo so a memoria, l'enfant sauvage quasi, Jules e Jim son riuscita a vederlo al cinema (sia Benedetto lo Spazio Oberdan), l'uomo che amava le donne è forse il mio preferito (e guarda un po' è del mio anno di nascita), potrei rivedere all'infinito "gli anni in tasca", Fanny Ardant è uno dei miei miti femminili cinematografici etc...
    Serve che continui? :)
    Grazie del post, del filmato e del ricordo di un grande, uno vero.

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  3. @Bobo4: Innanzitutto GRAZIE dei tuoi commenti (lo avevo letto, sai, quello su Ciak si Gira!). In effetti, The Dreamers non mi piace per niente, ma l'idea che hai di me, tipo che corro da un cineclub all'altro, quella è giustissima. Il pavimento vintage è quello del mio appartamentino montmartrois!!!
    @Nandina: ma secondo te, la qui presente non conosce il MITICO Vieri Razzini??? Io pure ho visto i film di Truffaut per la prima volta grazie alla sua rassegna di Rai 3. Idem Bergman, idem il ciclo indimenticabile "Scacco alla Regina", con tutti i film inglesi degli anni '80. Quasi quasi mi hai dato l'idea per un post... Grazie bella!

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  4. ma cara infatti io ho detto "te lo ricordi Vieri Razzini?" eh... :)
    sono cialtrona ma precisa!

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  5. Grazie per questo video, mi ha emozionato tanto! Vorrei anch'io tutti quei libri, ne possiedo già alcuni, leggerli è come palpare ancora le emozioni della sua opera e del suo pensiero. Truffaut è il mio mentore, con lui è iniziato il mio amore per il cinema ma anche per la vita, è andata proprio così. Lui mi ha salvato. E manca tanto anche a me.

    Un caro saluto!

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  6. Caro/a Doinel, grazie!
    Anche io sono stata salvata da Truffaut, quindi ti capisco non bene, ma benissimo. E credo ne abbia salvati tanti altri oltre me e te. Questo è il potere del grande cinema, ma anche di straordinari esseri umani.
    Evviva!

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