domenica 17 giugno 2012

Welcome

Ho viaggiato molto nelle ultime settimane, e mi scuso con i miei lettori per aver trascurato un po' il blog.
Sono anche stata, per la prima volta nella mia vita, in Svezia. 
Non avevo nessun motivo particolare per andare in questo paese. Se non, credo, il desiderio di vedere il luogo che aveva dato i natali a Ingmar Bergman. Quando non viaggio per lavoro, è raro che vada in posti che non c'entrino nulla con il cinema, e Bergman è uno dei miei registi preferiti. Amo i suoi film: le immagini, la luce, i luoghi, i dialoghi, i silenzi, l'abilità con cui disseziona, spiega e interpreta l'animo umano, con cui racconta l'amore e il disamore tra le persone, la disperazione con cui cerca di dare un senso alla vita, e il suo interrogarsi sull'esistenza o meno (piuttosto meno, temo, se si pensa a Luci d'Inverno) di un essere superiore.
Arrivata all'aeroporto di Stoccolma, con mia grande sorpresa, mi sono vista accogliere da fotografie di famosi personaggi svedesi. Gli Abba, ça va sans dire, ma anche Ingrid Bergman, Greta Garbo e Stellan Skarsgard (attore per il quale ho sempre avuto un debole). Proprio un attimo prima che le porte si aprissero sull'uscita, c'era una foto in bianco & nero di Ingmar Bergman. Welcome to my hometwon, diceva la scritta accanto al suo volto.
Voi adesso penserete che sono proprio una cretina, ma io ho avuto un colpo al cuore. 
Mi sono sentita un groppo in gola, come se avessi trovato un amico ad accogliermi lì in aeroporto. Benvenuta, mi diceva Ingmar, e io avrei voluto buttargli le braccia al collo e dirgli che mi sentivo già un po' a casa.

10 commenti:

  1. Forse lei non lo sa, ma il suo blog ha modificato profondamente la mia vita. Lei mi sta educando a molte cose prima fra tutte il cinema, arte per la quale ho sempre nutrito la reverenza e il rispetto che un un credente concede ad un dio che non gli appartiene: cosi mi sono sempre accostato alla cinematografia, rispettandola senza comprenderla. Seguo inoltre le sue recensioni sui libri Haruki Murakami, autore che mi affascina molto cosi come tutta la cultura giapponese dai manga di tite kubo alla nuova pop-art di Takashi Murakami. La vorrei dunque ringraziare per questi piccoli gesti di condivisione che rappresentano per me un opera divulgativa sul cinema sulla nobiltà criticà che alcuni film meritano. Ho appena compiuto 22 anni e molte cose mi sfuggono: sono impegnato a vivere ciò che mi sta accadendo sotto il naso e informarmi su ciò che è accaduto prima di me a livello cinematografico mi è arduo, lei mi sta aiutando in questo. Suppongo dunque che mi perdonerà, attribuendo tutto alla mi sfacciataggine giovanile, quando le dico che a mio parere lei deve essere proprio una donna con le palle, vecchio stampo e brillante. Grazie ancora...

    P.S. OKOKOK abbiamo capito tutti che tale Fassbender non le fa schifo XD

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  2. Carissimo Daniele,
    ma guarda che bella sorpresa che mi ritrovo in questo lunedì mattina... sai, ci sono dei giorni in cui mi dico: vabbé, ma a cosa serve quello che scrivo? chi lo legge? in fondo ne possono fare tutti a meno... e invece ecco lì che mi arriva un messaggio come il tuo. E in più da una persona tanto giovane. Che dire? Sono lusingata, ma soprattutto felice. Felice che il mio blog ti faccia amare il cinema che io amo. Ti chiedo solo una cosa: non darmi del lei, altrimenti mi sento vecchia. Ah, e grazie anche del bellissimo complimento. Donna con le palle non me lo sento dire tutti i giorni. Che dici, a Fassbender piacerà quel tipo di donna lì??!
    Auguri per tutto e un abbraccio da
    Zazie

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  3. sei andata a Faro?
    http://salvatore1957.blogspot.it/2012/06/appunti-sparsi-dopo-la-visione-del-film_18.html

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  4. No, purtroppo. Grazie della segnalazione!

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  5. Cara Zazie, condivido l'amore e la tenerezza che provi per Ingmar.
    Egli è per me il miglior regista della storia del cinema... certo, esagero (ho almeno dieci migliori registi nella storia del cinema), ma quando penso a lui, un brivido mi percorre la schiena, gli occhi si inumidiscono e una dolce e leggera malinconia mi pervade. Cosi come i miei sentimenti si sublimano quando guardo e riguardo le sue opere... ai miei occhi, capolavori della cinematografia nei quali sentimenti, il senso del vivere e dell'essere sono sempre sapientemente mescolati.

    E proprio da ieri sera, condivido anche la tua passione per Xavier Dolan (mi riproposi qualche tempo fa' di passare oltre il suo non essere modesto e guardare i suoi due film)... che dire, aspetto con ansia Laurence Anyways :)

    Quindi grazie e buona permanenza in Svezia, paese che amo quasi come colui che oggi la rappresenta.

    Tom

    PS Abbiamo anche un'altra cosa in comune (oltre anche al fatto di vivere nella stesa città) : Murakami, dove sono nascoste le recensioni ?!

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  6. Felicissima di sapere che ti ho attaccato la Dolanite! Anche io aspetto con ansia Lawrence Anyways. E visto che stiamo nella stessa città, perché non andarlo a vedere insieme?
    Di Murakami, ho parlato nella mia recensione al film Norwegian Wood, eccola qua:
    http://leblogdezazie.blogspot.fr/2011/05/norwegian-wood.html
    Un abbraccio,
    Zazie

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  7. Ah, pensavo che tu, donna dalle mille vite, avessi tipo un altro blog dove recensivi i romanzi di Murakami!
    Anche io ho adorato Tokyo Blues cosi come non ho amato il film di Tran Anh Hung; condivido la tua opinione sui personaggi e su Midori in particolare e aggiungerei anche che i tempi del film erano troppo dilatati. Ma forse sono entrata in sala, quella sera, con un'aspettativa troppo elevata. Tokyo Blues ha segnato anche per me un passaggio importante : l'inizio dell'università e di una nuova vita in una città straniera. Ma credo che Murakami abbia sortito lo stesso effetto su tutti i lettori di quel romanzo e sono persuasa che una buona parte di essi ogni tanto si sorprenda a rileggere qualche passaggio di quel magico romanzo.

    Quanto alla Dolanite, è stata fulminante! Devo ammettere che la sua bravura è direttamente proporzionale al suo culot ed era quindi impossibile non apprezzarlo ed ammettere che il ragazzo (oddio, ragazzino? giovincello? v-e-n-t-i-t-r-e anni) ha del talento, e parecchio.
    Sarebbe carino andare a vedere Lawrence Anyways con qualcuno che di cinema se ne intende e parecchio. Se annunci sul blog o su twitter quando e come andrai a vederlo, magari faro' un'apparizione.

    L'altro giorno ho guardato Tarnation di Johnathan Caouette e l'ho particolarmente apprezzato, spero che il suo secondo lungometraggio, Walk Away Renée, sia ancora in circolazione. Volevo chiederti se conoscevi questo regista statunitense e cosa pensavi dei suoi film.

    Bien à toi,

    Tom

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  8. Eh, cara, hai sopravvalutato questa blogger! Già mi tocca fare i salti mortali tra lavoro+cinema+blog... avere UN ALTRO blog mi sembrerebbe follia! Aggiudicato per una visione all together di Lawrence Anyways.
    I film di cui parli: li conosco (perché ne ho letto parecchio) ma purtroppo non li ho visti. Ho già capito che mi interessano, però!
    Grazie della dritta.
    Un abbraccio da Zazie

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  9. sono molto emozionato ,maggior parte delle cose che mi circondano sono banali ,le persone sono cosi' scontate!!!bello sentire una persona che ama queste cose,il grande bergman :anch'io avrei voluto ringraziarlo per il suo grande cinema!!!

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