E’ anche un momento in cui ho voglia, come sempre più spesso mi accade, di parlare di film minori, distribuiti in poche copie, mentre là fuori nel mondo impazzano dibattiti di cui mi frega davvero poco, tipo la rappresentazione fedele (o meno) dei supereroi in Batman v Superman: Dawn of Justice. Che poi che ci sarà mai da dire su un film di una bruttezza rara e che andrebbe tagliato di circa 2 ore e 25 minuti, cioé di tutto il tempo in cui non compare Jeremy Irons nel ruolo di Alfred, il butler di Batman? Mah... Misteri...
Parliamo piuttosto di queste donne!
Sunset Song di Terence Davies (UK)
Che bello pensare che al mondo ci sia un regista come Terence Davies. Lo adoro.
Ha iniziato a fare film alla fine degli anni ’70 (è nato a Liverpool nel ’45) e, nonostante tratti temi che definire poco allegri è un eufemismo (un critico una volta ha scritto che al suo confronto Bergman sembrava Jerry Lewis), nonostante abbia uno stile assolutamente particolare, nonostante a volte ci siano solo canzoni e pochissimi dialoghi nei suoi film, è miracolosamente riuscito a farsi spazio, con 12 opere, nel panorama del cinema britannico contemporaneo. Devastato, per sua stessa ammissione, dalla religione cattolica, schiacciato dal senso di colpa per essere omosessuale, Davies è stato cresciuto in una famiglia dove il padre violento e ubriacone ha fatto di tutto per rovinare la vita alla moglie e ai figli, e si può dire che questo sia il tema di tutti i film del regista (in particolare di quel capolavoro assoluto che è Distant Voices, Still Lives).
Nel suo cinema gli uomini sono sempre rappresentati al peggio. Quando non sono esseri brutali, restano comunque crudeli, egoisti e superficiali, mentre le donne risplendono di una luce speciale, di una forza ciclopica, esseri straordinari che non si lasciano abbattere dalla sorte avversa e che trovano il coraggio di continuare ad amare, nonostante tutto e tutti.
E le donne sono anche le protagoniste assolute di ogni suo film (qualche volta se la giocano con i bambini).
Terence Davies |
Chris (Agyness Deyn) e suo padre John (Peter Mullan) |
Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino (Italia)
Presentato l'altra sera in anteprima al cinema 5 Caumartin, alla presenza dell'attrice Valeria Golino (che per questo ruolo ha vinto il Premio Coppa Volpi all'ultimo Festival di Venezia) e della produttrice francese del film, Per Amor Vostro è un film italiano anomalo e speciale, originale ed intensissimo, che si spera avrà il successo che merita qui in Francia.
Valeria Golino al Cinema 5 Caumartin, Parigi - 5 Aprile 2016 |
Anna (Valeria Golino) |
Solo un’immensa luce colorata, in mezzo al buio più assoluto.
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