Mi trovavo in Toscana con un gruppo di amici, e uno di loro è arrivato con un oggetto che mi aveva tenuto da parte per qualche tempo.
Questo amico è un architetto che anni fa si era occupato dell'allestimento di una mostra dedicata a Michelangelo Antonioni.
In segno di amicizia, un giorno ha ricevuto in regalo una sciarpa del regista.
Avendo scoperto del mio amore per Antonioni, Massimo è stato così gentile da tenermela da parte e, sapendo di vedermi in Agosto, di portarmela lì in vacanza.
Il tempo quest'estate in Italia, si sa, non è stato un granché.
Nonostante di giorno facesse caldo, al calar del sole c'era un certo freschetto in campagna, e così, sera dopo sera, mi sono ritrovata ad usare la sciarpa di Antonioni.
Non so spiegare l'impressione che mi ha fatto avere tra le mani un oggetto che gli è appartenuto.
Tutto d'un tratto, ho capito perché ci sono persone che spendono non so quanti soldi per comprarsi oggetti appartenuti ai loro idoli.
Perché io adesso tutte le volte che guardo quella sciarpa penso: Ma dai, era di Antonioni e adesso la uso io?? Che cosa meravigliosa!
Ed è una tale felicità questo pensiero da solo, che già mi sembra sia senza prezzo.
Quindi che arrivi pure l'autunno, e poi l'inverno, che cadano le foglie, gelino le strade, vengano la pioggia, la neve, la nebbia, le bufere.
Che me ne importa, quando per tenermi caldo io adesso ho la sciarpa di Antonioni?
Anche per me Michelangelo è stato un mito. Quando è uscito il suo primo film a colori sono corso subito a vederlo, pieno del desiderio d'una nuova scoperta! Era "Deserto Rosso". E brava tu, ora, che hai la sua sciarpa, la quale, peraltro, in foto sembra pure bella. Senti io non avrò quell'oggettoi che gli è appartenuto, ma continuo ad avere i suoi film a mia disposizione, ogni qual volta voglia rivederli. Ciao Zazie! da Enrico
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