L'inequivocabile sensazione di essere di fronte ad un'opera d'arte che ci parla con un linguaggio misterioso, che ci trasporta in un luogo che è stato un ricordo prima di diventare un'immagine, qualcosa di prezioso rimasto sulla retina della nostra memoria e che riscopriamo con stupore e meraviglia.
Quelle sorprese che verso la fine dell'anno non ti aspetti, quelle cose che dici, vabbé, vedrò ancora quei quattro-cinque film per tirare a campare fino a che Dicembre sia concluso e poi ti rendi conto che avevi voglia di tutt'altro. Di questo, anche se questo non sai bene che cosa sia, almeno finché non ti siedi nel buio di un cinema e non ti metti a guardare Tabu, del portoghese Miguel Gomes. E allora ti siedi comoda e inizi a respirare diversamente, perché l'occasione lo richiede. L'occasione è delle più solenni.
Il cinema, signore e signori, non è affatto morto, ma è vivo, vivissimo.
E lotta insieme a noi.
Gianluca, Aurora e il Monte Tabu |
Aurora (Ana Moreira) e Gianluca (Carloto Cotta) |
Diviso in due parti: “Paradiso Perduto” e “Paradiso”, girate rispettivamente in 35 e 16 mm, in un sontuoso bianco & nero, Tabu è un film che a mezz’ora dall’inizio compie una scelta stilistica che definire azzardata è dire poco. Quando Ventura inizia a spiegare la sua storia con Aurora, e da Lisbona si passa all’Africa, la pellicola si trasforma infatti in un film raccontato. Ovvero: la voce di Ventura narra passo dopo passo quello che è successo, e noi vediamo scorrere in parallelo le immagini, ma i dialoghi non si sentono. Restano solo i suoni della natura e la musica (quando c’è). In pratica, è un film muto con una voce narrante anziché con gli intermezzi scritti come accadeva agli albori del cinema.
The Mario's Band |
Dopo un primo momento di spaesamento, si viene travolti da una sensazione di pura felicità. Ci si rende conto che la mancanza di dialoghi rende tutto più intenso e speciale. All’improvviso, si sta più attenti alla voce di Ventura, a quanto racconta (ah, la bellezza straordinaria della lingua portoghese in generale e di questi testi in particolare!), a dove ci vuole portare. E le immagini, come se prendessero nuova vita, ci rivelano dettagli e sfumature rimaste nell’ombra. Così il gioco di sguardi tra il giovane Gianluca ed Aurora, la prima volta che si incontrano, sono di una tale evidenza che ci si stupisce che nessuno degli altri se ne renda conto. E le parole delle lettere che si scambiano i due amanti diventano più forti, uniche ed importanti. E’ come se l’occhio si abituasse a poco a poco ad un linguaggio sconosciuto, e per capirlo meglio non si possa far altro che lasciarsi trascinare dalla corrente, ed essere travolti insieme ai protagonisti dall’intensità della loro passione.
Aurora (Ana Moreira) |
Dandy, il coccodrillo di Aurora |
Io ve lo dico, questo è uno dei film più belli che abbia mai visto (e Zazie, vi assicuro, ne ha visti parecchi).
Ormai ti credo a scatola chiusa. Cinematograficamente parlando sei indiscutibile (e soprattutto credibile). Il che, di questi tempi, non è davvero poco....
RispondiEliminaGrazie, Flavia!!! Un abbraccio da Zazie
RispondiEliminaCiao, non ci conosciamo , ma ti leggo sempre. Sai darmi qualche dritta dove scovare questo film?
RispondiEliminaIo sono di Roma e nella videoteca dove vado spesso, ho sempre trovato parecchio "introvabile"..ma questo no:(
Francesca
Ciao cara Francesca!
EliminaE grazie di leggere il mio blog, ne sono felicissima!
Purtroppo non ti saprei dire dove recuperare Tabu. Secondo me qui in Francia tra pochi mesi uscirà il DVD. Purtroppo, di solito, non mettono altri sottotitoli che quelli francesi.. se sai la lingua, è fatta! Comunque cercherò di informarmi. Se mi scrivi sulla mail di Zazie, ci possiamo tenere in contatto!
Un abbraccio,
Zazie