Questo è il mio cinquantaduesimo post.
Ho recensito 32 film, un po' di tutte le nazionalità: francesi, italiani, americani, tedeschi, filippini, giapponesi, argentini, australiani, inglesi, norvegesi.
Alcuni di questi film erano nuovissimi, altri vecchi, ma avevo voglia di raccontarvi quanto mi fossero piaciuti. Ho scritto alcune stroncature, poche ma feroci (perché si è più cattivi con quelli che si amano e da cui ci si aspetta tanto), ma ho soprattutto voluto condividere con voi dei colpi di fulmini, dei film in grado di cambiare, anche di poco, anche per due minuti non fa niente, il mondo.
Vi ho ossessivamente parlato di alcuni registi (devo farvi i nomi?), ve ne ho fatti (spero) conoscere alcuni di cui tutti sembrano essersi dimenticati e io non voglio (Jean Eustache, mon amour!) e scoprire dei nuovi registi che un giorno, forse, saranno considerati dei grandi.
Vi ho parlato di incontri esaltanti con persone speciali che ero abituata a vedere su uno schermo ma che poi, da vicino, mi sono sembrate semplicemente e mirabilmente umane (tranne, lo confesso, quei venti minuti a parlare su una panchina fuori da un teatro di Londra con Jeremy Irons. Quelli, ovviamente, stanno nel campo del fantascientifico/prove tangibili dell'esistenza di un essere superiore che governa questo mondo e, detto tra noi, mi vuole molto bene).
Ma ho condiviso con voi anche momenti di grande tristezza, perché in questi mesi ho perso alcuni registi amatissimi, come Eric Rohmer e Claude Chabrol, e un'attrice molto speciale che mi ha regalato forse il momento più commovente dell'anno cinematografico, la tenerissima Mary della Bocca del Lupo.
Comunque, la cosa più incredibile che posso dirvi di questo primo anno del Blog di Zazie, è che non mi sarei mai aspettata che mi piacesse così tanto scriverlo. E che non avevo capito quante cose si possono raccontare: di se stessi, delle proprio idee, del mondo che ci circonda, semplicemente parlando di un film.
L'idea di poter dichiarare agli altri quanto io ami il cinema, lo confesso, è un piacere che non è pari a niente, nella mia vita.
O forse sì, è pari a quello di entrare in una sala buia, sedersi, ed aspettare che le immagini invadano lo schermo.
Grazie, grazie, grazie cari lettori! Et que le cinéma, règne...
Zazie
Zazie,
RispondiEliminasolo un anno!?
Pensavo che fossi una veterana.
Buon nuovo anno.
Saluti,
Salvatore D'Agostino
Avanti Zazie! Complimenti per questi 365 giorni di avventura bloggistica e aspetto il resto con curiosità...
RispondiEliminaMaëlle
Ma quanto mi piace leggere i post di Zazie! Proprio assai!
RispondiEliminadavaz
Vabbé, ragazzi, sono già alle lacrime!!! Sta creatura mi dà tante soddisfazioni, ma mai quanto i miei lettori... I LOVE YOU ALL!!!
RispondiEliminaGrande Zazie, continua così! Tanti auguri!
RispondiEliminaGrazie Capo!
RispondiEliminaLe Blog di Zazie è l'entusiasmo a manetta per il cinema.grazie
RispondiEliminaL'entusiasmo a manetta mi piace tantissimo!!! Grazie Gianni!
RispondiEliminaBuon compleanno Zazie!
RispondiEliminaUn filo in ritardo, ma tanti auguri!!!
RispondiEliminaAuguri, Zazie! anche se un po' in ritardo: arrivano da Genova (a piedi...?)
RispondiEliminaP.S. c'è qualcuno a cui Somewhere non è piaciuto?
Grazie a tutti per gli auguri, anche tardivi.
RispondiElimina@Giurove: ancora non è uscito in Francia il film della Coppola, quindi non mi posso esprimere. Sono molto curiosa di vederlo, poi vi dirò...