Ad esempio: ieri mattina qui a Parigi splendeva un bel sole, poi nel pomeriggio il tempo si è guastato e ha iniziato a piovere a più non posso e a fare freddo.
E in più la giornata di lavoro intenso-troppo intenso non aiutava.
Sono uscita trafelata dall'ufficio e sono riuscita a prendere al volo un autobus che mi avrebbe portato quasi davanti al cinema dove avevo appuntamento con due amici e il nuovo film di Xavier Dolan.
Ma niente, per colpa della pioggia per strada c'era un delirio senza fine, e dopo sbuffi e imprechi di ogni genere, sono arrivata al Cinéma des Cinéastes in ritardo di 5 minuti sull'orario del film. E naturalmente alle casse c'era una fila lunghissima.
Ero furibonda. Anche perché questo cinema, a differenza dei vari UGC/Gaumont dove il film attacca dopo una serie infinita di pubblicità e trailers, al massimo fa vedere una-due anticipazioni di film.
Insomma ero fuori dalla grazia del Signore, e già mi veniva in mente quella scena di Annie Hall in cui Woody Allen arriva in ritardo al cinema, chiede se il film è già cominciato, e gli rispondono: "Sì, da due minuti", e allora lui si rifiuta di entrare.
Alvy (W. Allen) e Annie (D. Keaton) |
E quindi, ecco spuntare dal nulla la mia amica Francesca che mi dice: "Vieni, salta la fila, io e Arco siamo già qui davanti". In un attimo, il biglietto era fatto.
Ho guardato con aria contrita il signore alla cassa: "Ma il film è già cominciato?"
"No, no, non ancora."
Evviva!
E quando ho dato al tipo il mio biglietto per il controllo, questo mi ha guardato e ha detto: "Che bel taglio di capelli che ha. Le sta benissimo!".
Ho pensato: no, vabbé, ma non ci credo!
E ancora non era niente... Stavo anche per vedere un bellissimo film del mio super amato Xavier Dolan: Tom à la Ferme.
Mary Poppins è una dilettante, al mio confronto!